Attraverso un’attenta e meticolosa scelta di brani il Quartetto Image racconta la storia del flauto di circa 4 secoli di musica, in tutte le sue sfaccettature: monodico per le sue essenze incantatorie, omofonico e polifonico, scintillante e serio, gentile e volteggiante, in grado di esplorare e alternare i vari registri, e di attraversare ogni confine del mondo (Italia, India, Nuova Zelanda, Nigeria, Giordania, Stati Uniti, Argentina).
Ogni brano traccia un territorio affettivo di cui sposa l’anima e la ruvidezza.
L’anima sarà femminile non solo perché le musiche sono composte prevalentemente da compositrici ma anche grazie alla presenza di altri lavori come: la trascrizione del Concerto in Re maggiore di Vivaldi e del brano dalle “Piae Cantores” del XVI sec. rielaborate da due compositrici italiane, la realizzazione di un brano indiano composto a 4 mani da un compositore indiano e una compositrice italiana, per poi passare ad un compositore neo-zelandese che vive in Cina e celebra il fiore del gelsomino, il fiore femminile per antonomasia caro anche a Puccini evocato nell’opera Turandot.
Genevieve Mathon
professeur d’université (Paris-Est) France